Il Consiglio Pastorale della Nuova Parrocchia

è così composto:

Parroci:                Don Mario Mazza parroco moderatore, don Themistocles Ndaishimiye, don Emmanuel Doudou Mingi Mwana Mputu.
Diaconi:              Giovanni Alinovi, Emmanuel Jonh.
Coppia di sposi e coordinamento catechesi: Massimo Zanichelli e Cristina Pelz.

Questi formano il Servizio Ministeriale, gruppo ristretto che si ritrova due volte al mese
per pregare e condividere le scelte pastorali da compiere di volta in volta.


Religiose:              Suor Gaetana Sartori.
Liturgia:                Concetta Montana Lampo.
Carità:                  Umberto Stievano.
Azione Cattolica:  Paolo Merusi.

Ed ecco i rappresentanti delle comunità parrocchiali.
Fornovo                ha scelto
    per gli adulti:    Simonetta Zuffardi, Alberto Seletti, Paolo Gardelli.
    per i giovani:    Benedetta Merusi e Nicola Bocchi.
Oriano                  Silvana Metri e Paolo Cunegondi,
Piantonia              Barbara Ferrari,
Ramiola                Gino Magni oltre ai coniugi Zanichelli.
Respiccio              Gianna Corradi e Rita Serradi.
Riccò                    Francesco Gatta e Angela Conti,
Rubbiano              Cristina Ori e Paola Giovanelli.

Progetto Pastorale Comune

  Questo Piano pastorale è il primo frutto del Consiglio Pastorale, nato in febbraio-marzo 2014.
Dopo ben tre riunioni (richieste dai consiglieri) di raccolta pareri, siamo arrivati ad una prima elaborazione a fine giugno.
  In settembre, la sintesi, per la quale pensavamo bastasse un incontro, ne ha richiesti tre. Così che la stesura finale è il risultato di tre bozze e delle loro correzioni. La stesura definitiva è del 24 settembre, pochi giorni prima dell'incontro diocesano d'inizio anno pastorale.
  La prima parte cerca di riassumere la situazione. La seconda si concentra sui “tria munera”: liturgia, catechesi, carità, con attenzione particolare alla famiglia e ai giovani. All'inizio di ognuno dei tre, sono state richieste brevi introduzioni con l'intento di dare risalto alla missionarietà (“Credere ci manda”).